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24 Agosto 2007
Marruggio ricorda Cuomo a un mese dalla morte
A un mese dalla scomparsa di Franco Cuomo, che cade domani, 23 agosto, il Comune di Maruggio, già Commenda Magistrale e Terra dei Templari, e il Centro Studi e Ricerche "Francesco Grisi", diretto da Pierfranco Bruni, organizzano degli incontri per ricordare l'opera e la figura di un personaggio, come Franco Cuomo, che ha dedicato i suoi studi e le sue attenzioni a quella cultura nella quale il popolo e la città di Maruggio si sono sempre identificati.
La città di Maruggio è stata fortilizio templare e Commenda Magistrale dei Cavalieri di Malta.
La lezione di Cuomo è stata presa come modello per capire e interpretare quella storia che intreccia i misteri dei templari e la sacralità crociata in un tempo di dilagante modernismo.
Già tempo addietro Maruggio aveva svolto una serie di attività riferite alla storia del templarismo e Franco Cuomo aveva visitato le chiese, i simboli, il mare della costa di Campomarino rivolgendo una precisa attenzione al viaggio vissuto da una Commenda Magistrale.
Il Centro Studi e Ricerche "Francesco Grisi" ha invitato l'Assessore alla cultura a dedicare una via in onore a Franco Cuomo e sia l'assessore Anna Molendini che il sindaco Alberto Chimienti si sono immediatamente resi disponibili non solo a dare un segno tangibile dal punto di vista toponomastico al ricordo di Franco Cuomo ma si sono impegnati di sviluppare degli incontri di studi da svolgersi nella prestigiosa Biblioteca Comunale passando in rassegna le ricerche di Cuomo.
Credo che Maruggio, Terra esemplare di simboli templari, sia il primo Comune d'Italia a non dimenticare l'attività e l'impegno di Franco Cuomo. Quell'impegno che lo ha portato più volte a Taranto e in alcune circostanze proprio a Maruggio.
"Ricordo la presenza di Cuomo, ha sottolineato lo storico Tonino Filomena, quando passeggiava tra le vie di questa comunità. Infondeva sicurezza nell'esplicazione dei fenomeni storici ma la sua curiosità non era solo un fatto culturale o meglio storico.
Era piuttosto un rapportarsi tra la civiltà espressa dai Templari e la loro testimonianza lungo i viaggi che hanno percorso.
Nel corso di questi viaggi, diceva Cuomo, la fede e le diaspore sono state sempre al centro di precisi segnali.
Cuomo mi suggeriva di approfondire, sostiene ancora Filomena, le matrici storiche della Commenda Magistrale in un confronto con altre realtà e altre comunità. La questione legata ai Cavalieri di Malta, per Cuomo, costituiva una chiave di lettura fondamentale per penetrare i tessuti anche urbanistici delle comunità.
Mi diceva che un territorio praticato dal passaggio dei Templari resta sempre una geografia che mostra i suoi segni e questi segni sono dati tangibili. Ho fatto tesoro della lezione di Cuomo tanto che nei miei scritti su Mareggio campeggia sempre quella dimensione simbolica che si trova in ogni testo di Cuomo".
In realtà letteratura e storia sono un incontro essenziale.
Cuomo è stato non uno storico puro ma uno scrittore che ha sempre saputo unire i fatti con i personaggi, i luoghi con i simboli. Aveva ben compreso il viaggio che avevano compiuto i Templari. Ecco perché era affezionato non solo a Taranto, città nella quale ci sono affetti, amicizie, consolidati rapporti umani che sono incisi indelebili, ma soprattutto a questa Commenda Magistrale.
"In altre occasioni, aggiunge Tonino Filomena, visitò Campomarino e rimase straordinariamente colpito dal rapporto tra il mare e le dune, tra la linea costiera e le torri. Ricordo che sottolineò l'importanza dei 'Cavalieri'.
Una Commenda Magistrale come questa, mi sussurrò, non deve fare a meno delle sue tradizioni e le sue tradizioni sono ben radicate sia nel Cristianesimo che nel Mediterraneo.
D'altronde gli stemmi che si osservano in molti palazzi sono le vere contestualizzazioni di un legame tra templarismo e idea crociata".
Maruggio è certamente la prima comunità che non vuole e non può dimenticare il ruolo che ha svolto Franco Cuomo grazie ad una educazione alla conoscenza di quei processi che danno identità ad un popolo.
"Non ci sono dubbi, ha affermato l'assessore alla cultura e vice sindaco Anna Molendini, sul fatto che in autunno ricorderemo con una apposita manifestazione l'opera di Franco Cuomo. Una persona mite ma che aveva una forte carica umana".
Dello stesso parere è il sindaco Alberto Chimienti: "Abbiamo immediatamente accolto con favore la proposta di Pierfranco Bruni di attivare incontri e manifestazioni per tenere vivo il nome di Cuomo e non disperdere il patrimonio di ricerche sulla storia dei Templari. Soprattutto questa comunità, in questo territorio, è unica nel rappresentare un valore storico che ha profonde radici medievale che provengono da un intreccio ben definito da Cuomo".
Maruggio, terra di antichi rapporti, terra di Templari e Cavalieri di Malta, terra di mare e di viaggio, terra di rimandi antropologici e di miti.
Appunto terra nel crocevia del Mediterraneo. La chiesa matrice sorta sui resti di una chiesa di epoca bizantina i cui segni ci riportano alla storia dei Cavalieri di Malta alla Chiesa di S. Giovanni Battista Penitente. Tale chiesa risale alla fine del XV secolo e fu costruita per volontà dei Cavalieri di Malta. In origine all'edificio era annesso un ospedale per il ricovero dei pellegrini e dei malati. Dai balconi ai vicoli e da questi al Castello dei Cavalieri di Malta la cui costruzione ebbe inizio alla fine del Qundicesimo secolo. La storia delle Congregazioni trova qui un tessuto abbastanza consistente e si intreccia con tutta la tempie storica e ambientale del territorio.
Dalla Chiese di S. Eligio e della SS. Annunziata alla Chiesa e Convento di Santa Maria delle Grazie sino allo straordinario convento dei frati Minori Osservanti con la chiesa che presenta un particolare interesse storico - paesaggistico che apre le porte alla "Commenda".
Sono tutti spaccati che ci riportano al mondo studiato da Franco Cuomo e non possono essere dimenticati. Il suo nome resta come riferimento soprattutto in quelle identità comunitarie come Maruggio. E proprio in virtù di ciò l'indicazione di dedicare una strada non può che essere accolta con grande favore.
"Negli studi di Franco Cuomo, sottolinea Pierfranco Bruni, presidente del CSR che con il Comune ha messo in cantiere delle iniziative rivolte al templarismo di Cuomo, ci sono quegli elementi che ci rimandano a questa terra. Pur impostando i suoi romanzi in ambienti particolari i simboli riescono a definire dei viaggi e in questi viaggi insistono dei luoghi.
Maruggio potrebbe essere uno di questi incontri. Ed è qui che bisogna costruire un appuntamento annuale sulla storia dei Templari e sul rapporto con i Cavalieri di Malta.
La sensibilità che si vive in questa comunità è fondamentale. Qui non dimenticheranno gli stimoli che ha lasciato una personalità come Cuomo.
Sono stato proprio io a portarlo a Maruggio insieme a Francesco Grisi, sostiene ancora Bruni, quando come Provincia, allora ero assessore alla cultura della Provincia di Taranto, organizzammo un anno in omaggio ai Templari e ai Crociati. Ma fu lui a chiedermi di visitare la via percorsa dai Cavalieri di Malta. Non potevo non portarlo in questa Commenda Magistrale. Rimase stupefatto della realtà che presenta questo territorio. Si soffermò a lungo nella chiesa adiacente il Comune e si perse tra le strade di Maruggio trovando in ogni dettaglio dei particolari interessanti. A un certo punto tirò dalla tasca dei foglietti e mentre camminava annotava, focalizzava aspetti.
Anche in una telefonata non troppo distante nel tempo ritornò a parlare di Maruggio dicendomi che prima o poi sarebbe tornato e si sarebbe fermato con più calma. Nella mia sollecitazione a dedicare una strada a Franco Cuomo credo che sia il minimo che si possa fare. Bisogna fare per non disperdere giustamente un patrimonio che non è solo di idee ma di eredità e di appartenenze, e tutto ciò gli amministratori di Maruggio lo sanno come lo sa molto bene tutta la comunità maruggese".
Credo che questa sia una prima tappa importante per onorare il nome di Franco Cuomo.
Uno scrittore che ha penetrato la storia e uno storico che non si è mai assentato dalla letteratura. Nel fascino della sua scrittura resta quella metafora dei pellegrini che hanno la consapevolezza di alcuni segni insondabili ma che hanno un senso preciso.
"Considerava la via per Maruggio, cesella Tonino Filomena, un passaggio dove i pellegrini vi trovano la sosta.
Infatti Cuomo volle anche visitare i resti dell'ospedaletto e il suo sguardo spaziava su tutto il territorio e le sue parole, con le sue pause, sembravano raccontare non solo una storia ma una leggenda che non smette di vivere nel mito".
Un bel ricordo per continuare a fare ricerca sui segni di Franco Cuomo. Ad un mese dalla scomparsa Maruggio si mobilita per organizzare una meditazione attenta. Una strada ma anche una piccola sezione della biblioteca comunale. Perché no? È già un segno tangibile.
Mi.Bru.