La storia comincia in un giorno di marzo del 1314 mentre a Parigi bruciano gli ultimi templari.
..."Così, sopraffatti da una incomprensione che escludeva ogni pietà, andarono al rogo gli ultimi templari sull'isola della Senna, nello slargo antistante la cattedrale di Notre-Dame, in un rosso tramonto di marzo. Con il sole alle spalle, guardando l'Oriente".
..."Mancavano tre giorni all'equinozio di primavera. La Senna scorreva leggera. Venivano dai giardini reali, poco distanti, effluvi dolci di mandorlo e pesco, che ben presto il fumo acre della legna secca – e della carne bruciata – disperse nei lamenti".
..."Con le residue forze che gli restavano, infatti, mentre il fuoco ne divorava lentamente gli arti inferiori, salendo piano dalle caviglie all'inguine, Jacques de Molay ebbe modo di gridare con voce arrochita dal fumo i nomi di re Filippo detto il Bello e del pavido papa Clemente che ne aveva assecondato i piani, intimando loro di presentarsi nel giro di un anno al giudizio di Dio. Moriva da uomo libero, vittima di una libertà sopraffatta dalla voracità di un re sull'orlo della bancarotta, bisognoso di appropriarsi dei tesori del Tempio".
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