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08 Dicembre 2014

"FRANCO CUOMO INTERNATIONAL AWARD". TUTTI I PREMIATI E LE MOTIVAZIONI

I premiati

Sezione Letteratura

Melania Mazzucco

per la valorizzazione di nuove esperienze culturali: Giovanni Floris

Sezione Saggistica

Emilio Gentile

per la valorizzazione di nuove esperienze culturali: Azzurra Meringolo

Sezione Teatro

Marco Giorgetti

per la valorizzazione di nuove esperienze culturali: Teatro Palladium

Premi Speciali

Centro "Pio Manzù"

Only Italia

Casa editrice "Il Sirente"

Maria Pia Fiorentino

Giovanna Montanaro

Le motivazioni

Sezione Letteratura

Melania Mazzucco

Melania Mazzucco Melania Mazzucco possiede un dono speciale. Il dono del linguaggio alto della grande letteratura, quello delle parole che magicamente intrecciate tra loro riescono a fare esplodere emozioni profonde, a risvegliare la capacità di incanto che è in noi, a fornire chiavi nuove per decodificare la realtà che ci circonda e a regalarci inedite visioni del mondo. Sia che scriva biografie, articoli o romanzi - tra cui ricordiamo "Vita" con il quale nel 2005 conquistò lo "Strega" e "Un giorno perfetto", portato sul grande schermo da Ferzan Ozpetek - Mazzucco semplicemente racconta, senza l'intento di dare lezioni o di imporre il suo punto di vista. Il suo narrare, segnato dalla sua urgenza di esprimersi, riesce sempre a riempirsi del fascino stesso della vita, della sua profondità e delle sue inesauribili sfaccettature. Così, nella sua scrittura, diventano poesia anche i fatti di cronaca, tragici o banali o le grandi questioni etiche, che altrove potrebbero infiammare dibattiti e controversie ideologiche.

Il suo ultimo e straordinario romanzo "Sei come Sei" (Einaudi), per il quale la giuria del "Franco Cuomo International Award" ha voluto premiarla, ne è una conferma. Nella storia di Eva, ragazzina adolescente come tante, ma figlia di due padri, la scrittrice non propone modelli o nuovi valori, non punta a raccogliere consensi ideologici. Semplicemente parla al cuore, arriva fino alla sua ultima porta, accompagnando il lettore in un inedito percorso, durante il quale ne sgretola con delicatezza ogni pregiudizio.

Sezione Letteratura

per la valorizzazione di nuove esperienze culturali

Giovanni Floris

Giovanni Floris Giovanni Floris è uno dei più noti e autorevoli giornalisti televisivi italiani, con un ricco curriculum professionale, in cui spicca "Ballarò", talk show politico di grandissimo successo che ha condotto su Raitre fino allo scorso luglio, quando è passato a La7 per dar vita a "diMartedì", una nuova trasmissione di approfondimento. Per l'originalità e la profondità della sua analisi delle vicende politico â?" economiche italiane, l'anchorman è entrato di diritto nella storia della televisione. Ha scritto numerosi saggi, tra cui Mal di Merito, La Fabbrica degli Ignoranti, Separati in patria, Oggi è un altro giorno. Ma la giuria del "Franco Cuomo International Award" lo premia per il suo romanzo d'esordio, "Il Confine di Bonetti" (Feltrinelli), che conferma la versatilità e la ricchezza dei suoi strumenti di comunicazione. Un'eccellente prova narrativa, che è uno spaccato straordinario di una generazione, che è stata giovane negli anni Ottanta, cioè nel periodo che segna una importante svolta culturale nel nostro paese: la fine delle grandi illusioni ideologiche e l'inizio di una breve stagione di intenso edonismo. Nel romanzo, Floris racconta la storia di cinque ragazzi, destinati a diventare brillanti professionisti, che prendono gusto a vivere sul crinale di quella linea che separa il bianco e il nero, il trasparente e l'opaco, quel "confine", appunto, oltre il quale c'è solo l'abisso. Cronaca, memoria ed emozioni si intrecciano, sotto la sapiente regia dell'autore, sullo sfondo di una Roma che non c'è più. Con uno stile, insieme asciutto e immediato, ma anche ricco di evocazioni e di suggestioni memoriali, Floris, con grande intelligenza, coglie quel momento di svolta storico-sociale e culturale dell'Italia, con finezza interpretativa e versatilità creativa.

Sezione Saggistica

Emilio Gentile

Emilo GentileEmilio Gentile è uno dei più importanti storici italiani. Nei suoi studi e nelle sue ricerche, ha affrontato, con grande originalità e con un metodo di analisi innovativo, alcuni dei temi fondamentali della storia contemporanea, tra cui il totalitarismo.

Allievo di Renzo De Felice, dopo aver approfondito il ruolo della rivista La Voce nel panorama culturale e politico giolittiano, su cui ha scritto una celebre monografia, si dedica allo studio delle origini dell'ideologia fascista e alla figura di Benito Mussolini, pubblicando saggi diventati pietre miliari nel dibattito storiografico.

La giuria del "Franco Cuomo International Award" lo premia, per sottolineare una 'altra sua qualità (che spesso non possiedono gli studiosi, anche insigni), vale a dire la sua straordinaria capacità di alta divulgazione scientifica, di cui è esempio paradigmatico la sua recente opera Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo. Storia illustrata della Grande Guerra (Laterza). Un limpido racconto, tra parole e immagini, della Prima Guerra mondiale e delle sue immani tragedie, con la terribile sequela di conseguenze che lascerà nelle coscienze degli individui e delle nazioni. Anche grazie a Emilio Gentile, la storia non è più disciplina destinata a pochi, ma si avvicina a una sempre più ampia platea di lettori, attratti dalla sua affabulazione, chiara e, insieme, rigorosamente scientifica.

Sezione Saggistica

per la valorizzazione di nuove esperienze culturali

Azzurra Meringolo

Azzurra Meringolo Azzurra Meringolo ha inaugurato un modo nuovo di fare giornalismo che attraversa le frontiere, interpreta eventi e problemi spesso trascurati o sottovalutati, che richiedono, invece, una costante e approfondita attenzione per le loro implicazioni geopolitiche, culturali e strategiche.

Grazie alla conoscenza della lingua araba e alle sue vaste relazioni internazionali, Azzurra si è occupata del mondo islamico e, in particolare, dell'Egitto, del quale ha saputo raccontare con passione e immediatezza i fatti drammatici, gli sviluppi politici, il desiderio di libertà dei giovani, le sofferenze seguite al tradimento delle speranze della Primavera araba. E lo ha fatto coniugando doti scientifiche di analisi dei processi politici al gusto per il racconto. Un lavoro, il suo, che si è tradotto in un contributo prezioso al dialogo e alla conoscenza reciproca e che si è espresso con una molteplicità di forme e di strumenti: sul sito di ArabMediaReport, sul blog intitolato ai ragazzi di piazza Tahrir, attraverso la radio e le sue analisi per i centri di ricerca specializzati su questi temi. Il profilo del suo modo di fare giornalismo riflette pienamente lo spirito e la missione del "Franco Cuomo International Award". Ed è per questo che la giuria la premia.

Sezione Teatro

Marco Giorgetti

Marco GiorgettiLa giuria del "Franco Cuomo International Award" ha deciso di premiare Marco Giorgetti, per il grande impulso e il determinante contributo dato al nuovo sviluppo del Teatro della Pergola di Firenze, dopo la crisi che ne aveva minacciato la chiusura. Grazie alla costituzione della "Fondazione Teatro della Pergola", di cui Giorgetti è Direttore generale, lo storico spazio scenico fiorentino è diventato esempio e modello di produzione e di formazione, sia a livello nazionale che internazionale. Un luogo della cultura e del linguaggio teatrale, di interesse pubblico, gestito con criteri di efficienza e managerialità. Un esperimento che rappresenta non solo un'occasione di rinnovamento dello specifico linguistico, ma anche una fonte di occupazione per i giovani, di cui sono già visibili i primi frutti. Altissima è la qualità degli spettacoli e degli artisti, registi e attori, che si misurano con le novità legate alla nostra lingua e alla nostra cultura, ma anche con testi europei o di drammaturgia internazionale, per una produzione volutamente "non di consumo", che, con coraggio, ha preferito affrontare sfide di qualità e navigare per mari "mai prima navigati", piuttosto che rifugiarsi nel porto sicuro del "già fatto" e del "già visto".

Sezione Teatro

per la valorizzazione di nuove esperienze culturali

Teatro Palladium

Prof. Mario Panizza, Rettore dell'Università degli Studi Roma Tre Una nuova stagione e una nuova fase caratterizzano il Teatro Palladium dell'Università Roma Tre che, da oltre un anno e mezzo, si è dato nuovi obiettivi e nuove strategie, per realizzare una innovativa e originale esperienza della sua funzione di "Teatro universitario".

Oggi il Palladium è uno spazio di servizio culturale aperto alla città, agli autori, ai registi, agli attori, alle forze culturali, in primo luogo cittadine, ma anche nazionali e internazionali, che si muove su alcune grandi direzioni progettuali, che si possono sintetizzare su quattro poli progettuali e obiettivi programmatici: "fare" innovazione teatrale, "fare" qualità, "fare" cultura e "fare" coscienza democratica e civile.

Per queste ragioni e per questi valori, il riconoscimento del "Franco Cuomo International Award" viene conferito al Teatro Palladium, in quanto il suo progetto culturale, civile e sociale corrisponde e onora la lunga militanza di intellettuale, drammaturgo e scrittore di Franco Cuomo.

Nella foto il Prof. Mario Panizza, Rettore dell'Università degli Studi Roma Tre

Premi Speciali

Centro "Pio Manzù"

dott.ssa Tamborini? Con questo riconoscimento al "Centro Pio Manzù", l'Associazione Ancislink intende sottolineare il suo grande apprezzamento e la sua ammirazione per le straordinarie e importanti attività che il "Centro" ha svolto e continua a svolgere, a partire dal 1969. Oltre alle numerose e specifiche ricerche scientifiche ed iniziative culturali, il "Pio Manzù " è universalmente noto per l'organizzazione delle "Giornate Internazionali di Studio", che si svolgono a Rimini, con la diretta domenicale di Rai2, e con la presenza e la partecipazione, nel corso degli anni, dei più importanti personaggi, di volta in volta, protagonisti della ribalta internazionale(da Henry Kissinger alla principessa Diana, dai Presidenti di Usa ed Urss, Reagan e Gorbaciov, con un indirizzo di saluto, a molti premi Nobel, per citare solo qualche esempio):perciò, all'Associazione Ancislink è parso quasi un dovere morale testimoniare il grande rispetto e la grande riconoscenza che ha verso questa straordinaria Istituzione culturale. Il "Pio Manzù", del resto, è un organismo consultivo dell'Onu ed i suoi studi e le sue ricerche â?" nonché le relative Giornate Internazionali- sono centrati su temi economici, sociali e scientifici che interessano l'intera umanità e che vengono elaborati, con l'apporto dei più importanti studiosi a livello internazionale. Al "Pio Manzù", l'augurio che il nostro Premio sia non solo un segno di grande stima, ma un ulteriore stimolo a continuare in un'impresa difficile, qual è l'obiettivo di dare un altissimo contributo al progresso della conoscenza umana.

Only Italia

Irene Pivetti Ancislink ha deciso di premiare "Onlyitalia" per la grande intuizione che ha avuto questa importante rete di imprese italiane, di coniugare economia e cultura, integrando le attività commerciali con la promozione della cultura italiana all'estero, a cominciare dalla Cina.

Partendo dalla diffusa consapevolezza che la nostra cultura è un grande patrimonio ammirato in tutto il mondo, "Onlyitalia" ha inteso progettare e sostenere i più efficaci strumenti che possano veicolarla e farla conoscere più efficacemente, sia valorizzando il meglio della produzione italiana, sia sviluppando il dialogo e le relazioni tra i popoli. I due grandi progetti, "Only Italia Arts&Culture" e "Foshan Balletown" rappresentano un intelligente ed utile modo di creare un volano per lo sviluppo delle nostre imprese e, al tempo stesso, per attivare e far crescere all'estero i nostri istituti e le nostre realtà culturali, oltre che le nostre università: entrambi i progetti sono diventati importanti occasioni di riflessione e di elaborazione culturale, oltre che positivi strumenti per una maggiore conoscenza e comprensione tra i popoli. Ad "Onlyitalia", presieduta da Irene Pivetti, va quindi questo riconoscimento, assieme ai complimenti e agli auguri per un sempre più ampio sviluppo dei suoi progetti e delle sue attività artistico-culturali.

Casa editrice "Il Sirente"

La Casa editrice "Il Sirente", nata in Abruzzo alle pendici del massiccio roccioso da cui prende il nome, ma operante a Roma, a partire dal 2007, ha rinnovato il proprio catalogo così da presentarsi â?" e per questo l'Associazione Ancislink ha deciso di premiarla - come una delle più interessanti e innovative realtà editoriali degli ultimi anni, per l'interesse culturale degli autori scelti e proposti all'attenzione del pubblico italiano, per l'attualità dei contenuti delle diverse collane pubblicate, per l'accuratezza dei singoli volumi, tradotti in eccellenti versioni italiane (tra le migliori oggi circolanti nel nostro paese, anche a confronto con le grandi case editrici), e curati, dal punto di vista grafico - editoriale, con grande competenza "artigiana" e rigore professionale. Con questa casa editrice, insomma, anche il libro, come oggetto, ha una sua accuratezza formale e dignità culturale.Ricche, variegate ed estremamente significative sono le proposte editoriali, in cui i titoli delle Collane segnalano le linee programmatiche e le aperture problematiche di questa piccola, ma straordinaria Casa editrice: da "Altri arabi" (dedicata al mondo arabo contemporaneo) a "Fuori" (narrativa che affronta zone d'ombra e di frontiera della società), a "Inchieste" (reportage di giornalisti da zone remote e mitiche del mondo) a "Comunità alternative" (in cui vengono affrontate tematiche non convenzionali, come l'identità sessuale, l'appartenenza etnica, ecc.) a "Nuovi Percorsi"(volumi che affrontano problematiche connesse agli attuali processi di internazionalizzazione delle relazioni umane).

Maria Pia Fiorentino

Maria Pia Fiorentino, giornalista e saggista, direttore dell' Eterno Ulisse, rivista dedicata alla storia, ma anche al mito, al simbolismo e alla spiritualità, viene premiata da Ancislink, con un riconoscimento alla carriera, per il continuo e intelligente lavoro di divulgazione dei grandi temi e dei grandi interrogativi della conoscenza umana, svolto sempre con professionalità e competenza e con originali metodiche interpretative. Maria Pia Fiorentino ha ideato e diretto alcune tra le più qualificate testate di approccio metafisico e storico-culturale ai temi e ai misteri della conoscenza, quali Abstracta e MagicaMente. E' stata Presidente dell'"Associazione Culturale Ibis" e del "Centro Esp". E' co-fondatrice dell'Associazione "Medico cura te stesso", insieme al Professor Beniamino Palmieri dell'Università di Modena. E' stata consulente editoriale dell'"Associazione Culturale Internazionale Boiron", che ha pubblicato il volume "Omeopatia nell'Arte" e del Progetto Editoriale "Lazio e i Sentieri del Gusto e dell'Arte", realizzato per la Regione Lazio ed edito dalla FN Editrice, oltre che autrice di numerosi saggi, tra i quali Psicologia del volto e Giuseppe Calligaris, precursore di una nuova era.

Giovanna Montanaro

Ha studiato la criminalità organizzata, in particolare di tipo mafioso, e il fenomeno del pentitismo. E' stata consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi e, più volte, della Commissione parlamentare antimafia. Collabora con l' "Associazione Libera" e la rivista Narcomafie. Sta svolgendo una ricerca sul fenomeno del racket per conto del Ministero dell'Interno e della FAI ( Federazione Antiracket Italiana). Ha svolto seminari sul pentitismo in diverse università italiane. Ha scritto alcune voci per il Dizionario enciclopedico di mafie e antimafia. E' coautrice del volume Dalla Mafia allo Stato. I pentiti: analisi e storie e del libro, pubblicato dalla Sperling&Kupfer, con prefazione di Pietro Grasso, La verità del pentito. Si tratta di una rigorosa ricostruzione delle stragi mafiose del 1992-1994 attraverso le parole di Gaspare Spatuzza, il pentito - killer del quartiere Brancaccio di Palermo che Giovanna Montanaro ha intervistato in carcere. Ne è nato questo volume che è anche la storia di un sofferto cammino di pentimento e di conversione religiosa. L'autrice fa parlare sempre e indiscutibilmente i fatti e confronta quello che dice Spatuzza con gli atti giudiziari, interpellando i magistrati inquirenti. Il risultato è uno straordinario spaccato su una difficile stagione della nostra storia recente, ma anche la testimonianza della possibilità di ritrovare se stessi e riscattarsi dal male assoluto. Per la sua attività di analisi e di ricerca e per il suo impegno civile in difesa della legalità, l'Associazione Ancislink ha deciso di concederle questo riconoscimento speciale.