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03 Dicembre 2009

''IL CASO MATTEOTTI'' . presentazione giovedi' 3 dicembre alla Biblioteca ''Burcardo'' di Roma

Il CASO MATTEOTTI di Franco Cuomo Bulzoni 2009 collana inediti Siad

Un dramma storico tra farsa e tragedia. A distanza di oltre 40 anni "Il Caso Matteotti", l'inedito teatrale di Franco Cuomo, rappresentato il 13 marzo del 1968 a Roma, viene pubblicato da Bulzoni per la prima volta, su iniziativa della Siad, la societa' italiana autori drammatici e in particolare di Maricla Boggio segretario generale e direttore di 'Ridotto', storica rivista dell'Associazione. La presentazione del volume avra' luogo giovedi' 3 dicembre 2009 alle 17., 30 alla Biblioteca del Burcardo, via del Sudario 44 a Roma.

Una folla di 30 personaggi con due mattatori, Benito Mussolini, interpretato da Gianni Musy e Giacomo Matteotti, interpretato da Arnaldo Nichi, il testo di Cuomo, messo in scena da Edmo Fenoglio - al debutto al Teatro della Lungara seduti in prima fila anche Nenni e Pertini-, fu salutato all'epoca come ''un interessantissimo esperimento teatrale di un giovane talento'' da grandi critici come Ghigo De Chiara, Renzo Tian, Vincenzo Talarico, Aggeo Savioli, Giorgio Prosperi, Italo Dragosei. E l'opera di fatti occupa un posto speciale nella produzione drammaturgica degli esordi dell'autore: contiene infatti 'in nuce' tutti gli elementi sia linguistici che strutturali e tematici, che caratterizzeranno la produzione dello scrittore non solo teatrale ma anche letteraria successiva.

''Che si trattasse di lontano Medioevo o dei nostri giorni Cuomo infatti- si legge nella prefazione- amava indagare tra le pieghe e i misteri della storia. E lo faceva con la cura e il rigore scientifico del ricercatore. Ma la passione dello scrittore. E questo gli consentiva di svelare e raccontare verità intuibili e inconfutabili anche se non dimostrabili, perchè libero dall'onere della prova. 'Laddove la storia -sosteneva - si vela di mistero per mancanza di una documentazione inoppugnabile, laddove la testimonianza di quel che accadde e' andata perduta, laddove gli enigmi rimangono tuttora insoluti, là il narratore o il poeta hanno più chance dello storico di avvicinarsi a un embrione di verità plausibile'. Questo il metodo, sperimentato appunto per la prima volta con "Il Caso Matteotti", nel quale lo scrittore ricostruisce i tragici retroscena del giugno del '24 dando vita a un personaggio, quello di Mussolini, nevrotico e grottesco. Un personaggio che inaugura la galleria dei grandi protagonisti della sua scrittura, spesso eroi negativi, afflitti da passioni e miserie, esemplari di un' umanità disumana, accecati dalla brama del potere, agitati da contraddizioni estreme, ma sempre, comunque, fuori dagli schemi e dalla 'normalità', lontani dal quotidiano rasoterra''.

''La storia è un calendario di delitti, un gioco atroce 'messo in scena' dai potenti, che non va subito. Ci sono momenti in cui è un dovere cambiarne il corso. E' per questo che bisogna sempre tenere alta la guardia, evitando il sonno delle coscienze e l'anestesia della ragione". Sono parole di Cuomo, è il messaggio che ha cercato di trasmettere e che arriva fino a noi dal "Caso Matteotti", ma è anche il messaggio di straordinaria universalità che connota tutta quanta la sua opera, non solo teatrale e letteraria. Basti pensare anche e non a caso -come a un cerchio ideale che si chiude- al suo ultimo saggio "I Dieci", un libro che affronta il mistero italiano che si cela dietro l'intoccabilità dei professori che nel 1938 firmarono il 'Manifesto della Razza'.

Nel ''Il Caso Matteotti'', scandito in tre tempi - Antefatto in Parlamente, Anonima Omicidi, l'Istruttoria- Cuomo ''ha voluto provarsi su un doppio binario stilisto -scrisse all'epoca De Chiara- da una parte la fedelta' al documento non elaborato e dall'altra la liberta' piu' assoluta per esprimere in forme di farsa popolare il clima della corte mussoliniana, gli atteggiamenti istrionici del duce, la servile stoltezza di Del Bono, la grinta di Farinacci che risultano spassosamente e lividamente rielaborati in chiave di maschera''. Cuomo e' stato anche membro della giuria del prestigioso Premio Matteotti, istituito dalla Presidenza del Consiglio nel 2004 per commemorare, a 80 anni dalla morte, la figura del grande politico socialista, martire del fascismo, e mantenerne vivi gli ideali che ne hanno fatto un protagonista della storia del Novecento.