Franco Cuomo

Mistiche vergini, eremiti e cenobiti, umili amanuensi e grandi abati, martiri e guerrieri, papi e re specializzati nell'arte di santificare la guerra: nessuna epoca fu così prolifica di santi e di miracoli come l'età medievale. Qui si cerca di razionalizzare il grande affresco tra storia e agiografia, con una particolare attenzione ai fattori sociali e culturali, oltre che religiosi, dai quali scaturì la credenza nel compiersi di eventi prodigiosi e dei loro effetti sulla storia.

Scrive lo storico inglese Norman H. Baynes nel suo saggio sul potere delle reliquie che "i miracoli sono un fatto storico, che lo storico ignora a suo rischio e pericolo". Intendeva evidentemente dire che lo storico non può ignorare l'influenza che la fantasia popolare può avere sul corso della storia, interpretando i fatti a misura delle proprie credenze, speranze o paure.

C'è una poesia insondabile nelle celebrazioni agiografiche della santità medievale, da Gregorio di Tours a Jacopo da Varazze. La storia deve molto a questi loro innocenti sforzi d'immaginazione.