Parigi
- Ile de la Citè : è l'sola della Senna, dove la città medievale fu rifondata. E' qui che inizia il romanzo di Squinn.
- Chatelet: la zona prende il nome da Place du Chatelet, a sua volta chiamata così per il Grand Chatelet, un castello demolito da Napoleone nel 1802. Chatelet è un termine medievale francese che indica un piccolo castello che sta su un ponte. In questo caso il forte stava sul vecchio Ponte sulla Senna verso l'Ile de la Citè.
- Saint-Denis: è nei sotterranei della storica Cattedrale che Cuomo immagina ci sia il punto di ritrovo della Corte dei miracoli.
- La Torre del Tempio: fu costruita dai templari su un'area donata all'Ordine nel 1137 da re Luigi VII. In questo luogo nel 1143 sorse la Commanderie di Parigi. La costruzione venne ampliata, e accanto fu innalzata una torre merlata, detta torre di Cesare, di tre piani a pianta quadrata e una cappella circolare. Nella chiesa di Santa Maria venivano sepolti gli alti dignitari templari che morivano a Parigi. Successivamente venne costruita una nuova torre, appunto la Torre del Tempio, di pianta quadrata, alta quattro piani, affiancata in ogni angola da altre quattro torrette. Al primo piano si trovava la sala del Capitolo. Le altre sale ospitavano il tesoro templare e il tesoro del re.
Quando, finita l'epoca delle crociate i templari lasciarono la Terrasanta, in molti si stabilirono nel quartiere del Tempio di Parigi, che divenne la Commanderia centrale di tutto l'Ordine. In questa fortezza si rifugiò, ospite con tutti gli onori del Gran Maestro Templare Jacques de Molay, Filippo il Bello, lo stesso sovrano che il 13 ottobre 1307 ordinò l'arresto dei templari. La Torre del Tempio venne quindi usata dal re come prigione. Nel 1796 divenne prigione di Stato, ma temendo che la fortezza diventasse simbolo per la monarchia venne abbattuta. Le mura fortificate poi furono rase al suolo per ordine di Napoleone nel 1808. Rimase solo il palazzo del Gran Priore, che fu demolito successivamente da Napoleone III.
La via Romea o Franchigena
Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta talvolta anche Franchigena, è il percorso di un pellegrinaggio che da Canterbury portava a Roma e costituiva una delle più importanti vie di comunicazione europee in epoca medioevale. I pellegrini provenienti soprattutto dalla Francia entravano in Italia dal passo del Monginevro, dando così alla strada che da lì arrivava a Roma il nome di Francigena, cioè dei francesi. La via prese quindi a far parte di quella vasta rete di strade e percorsi che segnava l'Europa dei pellegrini e che univa tutti i maggiori luoghi di spiritualità del tempo. Si sviluppa su di un percorso di 1.600 chilometri che parte da Canterbury e arriva a Dover per attraversare la Manica; da Calais, passando per Reims, Besançon e Losanna si arriva alle Alpi che vengono superate attraverso il passo del Gran San Bernardo. Dalla Valle d'Aosta si scende a Vercelli, Pavia e si attraversano gli Appennini fino a Roma.
Bologna
La città , che vanta il primato di essere stata sede della più antica università d'Europa, conobbe la sua massima espansione tra il XII e il XIII secolo. E' questo il periodo dello sviluppo economico ed edilizio, con la costruzione delle case torri, come quelle celebri degli Asinelli e dei Garisenda, e dei canali che collegavano i torrenti Savena e Aposa e il fiume Reno, permettendo il transito di grandi quantità di merci. Vi dimorò in varie riprese Dante Alighieri, che cita la Torre Garisenda nel sonetto ‘"No me porian giamai fare mendà" e nella Divina Commedia, XXXI Canto dell'Inferno.
Chinon
Storica cittadina, situata lungo il fiume Vienne, nella Francia centro-occidentale. E' a sei miglia dalla torre del borgo che si trova l'albero sotto il quale si riunivano in Gran Consiglio i re Merovingi. Nel romanzo è qui che si trova la Taverna del Tiglio, dove ha luogo la resa dei conti tra gli ultimi templari.
Fontainebleau
A circa 50 chilometri da Parigi, Fontainebleu ospita l'omonimo castello reale, prima residenza di caccia, poi ampliato da Francesco I. E' qui che nacque e morì Filippo il Bello. La celebre foresta è rinomata per la sua biodiversità e per la sua grandezza (15.000 ettari per la foresta de 25.000 per l'intero complesso).